Shiroの見た外の世界

気まぐれに撮り溜めた写真を備忘録として整理しています。 その中から海外で撮った食と風物の絵風景を披露させて頂きます。 とは言え中国に偏ってしまいました。 よろしかったら立ち寄ってみて下さい。

イタリアーローマはコロナ悲劇

水の都 ヴェニスがコロナ感染というから、イタリアのニュースを覗いてみた。遠く離れた ローマは大丈夫だろう、と思ったら「観光」で成り立つローマが、経済的にえらい惨状になっている。
コリエーレ デッラセラ紙3月2日朝刊ー社会面のローマにこんな記事があった。訳してみた。

(原文は訳文の下に掲載)

ウィルス、警鐘と経済の落ち込み:ローマは不滅


展示会や会合は延期。3月のホテルの予約キャンセル率は90%にも達する。
職種別各協会が発表した損は、まるで戦費だ。観光業界は最悪!
ホットスポットから何百キロも離れているというのになんてこった!


3 月は ホテルの予約取り消しが90%にも上る。6月の新規の予約は過去
の実績の6割を下回っている。展示会、会合、企業のイベントは全部キャンセル。
毎日何百万ユーロもの損失が生じている。これは、まるで戦争に掛かる費用だ。
観光産業とっては深淵におとされたようなものだ。コロナウィルスのホットスポットはローマから遠く、しかもイタリア全体の1%もないというのに、イタリア全土が同じ危機にさらされている。距離が離れていても観光産業は仕事にならない、人が移動する産業だからだ。
中国の周辺が発祥とされるウィルスは上級国民であるとないとに関係なく人々と市場を容赦なく襲った。イタリアの損害はGDPの5%に相当している
経済活動に与える損は甚大だ。ウィルスという恐怖もたらした仕業だ。
お上(かみ)の発信するメッセージは安心・安全どころかもむしろ不安を煽り立てた。公衆衛生官庁の優れた働きかけによって感染機会を抑制するために大量に検査ができるようにしてきた、と水も漏らさぬ防衛をしたといわんばかりに自画自賛したげである。
それどころか、注釈もなくデータは広がってしまた。国と地方の間の意思疎通がばらばらなために伝達はうまく行かず、その結果、観光客と企業を壊滅させるような誤解を与えてしまった。

記事のなかの写真


パニックはこうして始まった
ロンバルデイア州知事がなんで仮面姿でビデオ映像に出現したのか意味がわからない。彼の姿は世界中に広がった。これによりイタリアは検疫船と化してしまうだろうという誤解を植えつけた。
幸いにも、それぞれの都市にそれぞれの知恵がある。ミラノでは、レストラン経営者
の何人かは、カオス状態にありながら、悲嘆に屈することなく、お店の商標と「ミラノは止まらない」というプラカードを掲げた。
すると、おどろくほどの反響があった。何千人もの共感を呼んだ。
生き残りたいと思うのが人間の本能であり、楽観的考えることが最良の友であり味方なのだ。特に企業経営者にとっては。ローマのDNAに存在する真髄は「観光」だ
やっぱり観光さ。国もローマ市政府も採るべき対策はこれだ。マーケテイング。
つまり、明確かつ強いメッセージを発信することだ。これがワクチンの働きをす。
そしてもう一つ大事なことは、子共に分かりやすく噛み砕いた箇条書きのルールを
作ってあげることだ。大人に対してはコミュニケーションが正しく伝わるように別の規律を作ってあげることだ。そして働く人たちの
柔軟性が確保できるようにしてあげることだ。これは国の厚生省がやるべきこと。そうすると働くもの達は力を発揮し、コミュにケーションは良くなってゆく
そうなると、情報は正しく伝わりローマの得意とする熱血に火をつけ、連帯の輪は感染地域にも広がるだろう。
その一つの例が先週の土曜日だ。ネットの呼びかけに応えて オリンピック記念サッカー場
はラツィオファンに門戸を開放した。その結果、シーズン平均を上回る45000人の
観客が集まった。白と青のラツイオチームはやりがいを感じたことだろう。
これだけはじゃない。婚約者たちの間では、危険を無視したり医師たちの警告を無視
しているわけではない。ホテルや会議センターの経営者たちは手をこまねいてじっと
しているだろうか。パソコンをもってアカウントを有している人は、それぞれが、
それぞれの賢明な判断で、不適切な情報を乗り越えて、世界に真実を訴えることができる。世界のみんなにイタリアに来てもらうことができる。私たちは、おもてなしの専門家は、今は、感染者播き散らし人のように扱われているが、
一発逆転が必要だ。お上からお達しがないかぎり、ネットを通じて真実のメッセージを発信しましょう。
タフに頑張ろう。ローマは永遠なり、イタリアは死なない



原文 
Corriere della sera
Roma /Cronaca
2 marzo 2020 - 08:47
Virus, allarmismi e ricadute economiche: così Roma si salverà
Fiere e convegni rimandati. Fino al 90% di cancellazioni nelle prenotazioni alberghiere per marzo. Quello diramato dalle associazioni di categoria è un bollettino di guerra. L’industria turistica è in un abisso. Eppure le zone rosse distano centinaia di chilometri
di Fabio Filocamo
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Fino al 90% di cancellazioni delle prenotazioni alberghiere nel mese di marzo. Nuove prenotazioni, di qui a giugno, giù del 60% sui dati storici. Fiere, convegni, eventi aziendali: tutto cancellato. Milioni di euro di perdite ogni giorno per alberghi, agenzie, ristoranti e commercianti. Piccole aziende in crisi, migliaia di posti di lavoro a rischio. Quello diramato dalle associazioni di categoria è un bollettino di guerra. L’industria turistica è in un abisso. Eppure le zone rosse, attorno ai focolai del coronavirus, distano centinaia di chilometri. Non coprono l’1% del territorio nazionale, ma stessa situazione in tutta Italia. Non c’è lavoro a distanza che tenga. Il turismo è fatto di persone che si spostano nei luoghi di elezione. Il virus, dalla periferia cinese, sta democraticamente mettendo al tappeto persone e mercati nel globo. Il settore in Italia vale oltre cinque punti di Pil. Enormi i danni all’economia, effetto di una psicosi diffusasi in maniera virale, appunto. I messaggi trasmessi dall’alto hanno ingenerato più ansia che sicurezza. Col nostro eccellente servizio sanitario si sarebbe persino potuto celebrare un presidio capillare che andava somministrando il maggior numero di esami per ridurre al minimo i casi di contagio. Si sono diffusi i dati senza la didascalia. Una comunicazione fallace, in difetto di unità di intenti tra Stato e Regioni, ha annichilito viaggiatori e imprese.
La miccia del panico si è accesa così. Due lampi, per capirci. Inspiegabile il gesto del governatore della Lombardia che si mostra in video con la mascherina. Ha fatto il giro del mondo, alimentando la percezione che l’Italia stesse per trasformarsi in lazzaretto. Per fortuna, ogni città ha i suoi anticorpi. A Milano, alcuni esercenti della ristorazione, stufi del caos, hanno fatto leva sulle loro gambe, prima di cadere in ginocchio, con una breve clip e il giusto marchio di fabbrica: #Milanononsiferma. Reazioni coinvolgenti e migliaia le condivisioni sui social. Istinto di sopravvivenza e ottimismo sono i migliori amici dell’uomo. Degli imprenditori, soprattutto. Il turismo poi è nel Dna di Roma. Bene così i provvedimenti del governo e del Campidoglio, per alleviare le conseguenze dei danni arrecati. Ora servono mirate azioni di marketing: messaggi chiari e forti, da disseminare come vaccino all’infodemia. A leggerlo, il decalogo distribuito dal ministero della Sanità è il sunto di un breviario igienico per bambini. Ci vorrebbe forse un altro decalogo per comunicare correttamente tra adulti. La resilienza degli operatori può essere l’antidoto a tali malanni. L’unione fa la forza e la comunicazione è un mezzo potente, se usato bene e con discernimento. Ci si metta pure l’entusiasmo tipico delle nostre zone che può essere anch’esso contagioso. Al megafono della rete, ad esempio, si dica che, sabato scorso, lo stadio Olimpico di Roma ha tenuto porte aperte ai tifosi laziali. Hanno risposto in massa: 45mila spettatori, persino oltre la media stagionale. Una folla di scriteriati? La squadra biancoceleste vive un momento felice, ma non è tutto. Al contrario che nei Promessi Sposi, non si è ignorato né il pericolo, né quanto vanno ripetendo i medici. Perché allora, nel frattempo, si è agito di modo che alberghi e centri congressi restassero deserti? In attesa ora di una gestione cauta, centrale e univoca della comunicazione istituzionale, in base alle linee guida delle autorità preposte, ognuno può fare il suo. In un mondo in cui la comunicazione è anch’essa virale, chiunque sia dotato di computer e account social può raccontare al mondo la verità e riportare persone e buon senso a casa. Cioè da noi, maestri dell’ospitalità, trattati oggi invece da untori. Ci vuole un colpo di reni. Se non viene dall’alto, spingiamo il messaggio in rete tutti noi. Con la massima energia possibile e in maniera virale: #Romanonsiferma, l’Italia non si ferma.
2 marzo 2020 | 08:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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#イタリア #ローマ #コリエーレ デラ セラ

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